Le leggi non dovrebbero essere comprensibili “da” tutti !?

Di Massimo Penco

Il Manzoni scriveva sui dotti che parlavano in ”Latinorum” coloro che parlando agli ignoranti dell’epoca non venivano compresi. Se si osserva il modo come vengono redatte le leggi in questo paese da un po di tempo a questa parte direi che siamo ritornati a quei tempi se non peggio . Oltre ad essere scritte male in quantitativi eccessivi,  non applicate od applicate secondo criteri ignoti a noi tutti, vengono stilate con la nuova tecnologia ed ricorrendo alla globalizzazione con le conseguenze a cui tutto ciò comporta nel nostro sistema, dove tutto si muove solo in base alle leggi, regolamenti e normative di ogni genere. Ce la prendiamo con quello o quell’altro personaggio politico e di governo quando siamo colpiti direttamente od indirettamente da una di queste “leggi”.

Ma ci siamo mai chiesti chi le redige realmente e come ? vediamo di fare una breve disamina di come le nuove tecnologie hanno aiutato o no ed a chi è affidato questo compito.

Per prima cosa l’uso del computer ha facilitato molto lo scrivere prima era più faticoso si faceva a mano ma si studiava bella calligrafia a scuola, poi con la macchina da scrivere anche li però se si sbagliava erano guai bisognava “ribattere” il foglio sbagliato.

Come nel film di Totò c’è chi scrive e chi detta questo non è cambiato, difficile vedere un parlamentare davanti ad un PC ci sono le segreterie i consulenti giuridici e tutto lo staff che fà lievitare in modo unico al mondo i costi della macchina burocratica di questo paese, onde evitare di scrivere un trattato vediamo un elenco di cose che proprio non dovrebbero essere fatte:

1) L’uso del copia ed incolla, veramente un comodo sistema se non chè  questo può indurre a macroscopici errori e richiedere correzzioni che debbono eesre fatte con altre leggi o decreti.

2) L’uso dei termini in lingua inglese , l’azione collettiva diventa “Class Action” perché tutti dovrebbero conoscere l’inglese ?

3) La ormai invalsa abitudine di inserire in una legge “Omnibus” qualsiasi cosa con un caos infernale, fatto questo che ha costretto a richiamare il governo da parte del capo dello Stato a cui anche noi abbiamo scritto

Questo è un tragicomico lato della medaglia siccome “la sinistra non sa quello che fa la destra (senza nessuna allusione politica) dall’altra parte si è pieni di buoni proposti e quindi si fanno leggi per dire che sarà tutto semplice è comprensibile con altre leggi naturalmente ad esempio:

LEGGE 18 giugno 2009 , n. 69

Art. 3

(Chiarezza dei testi normativi)

1. Al capo III della legge 23 agosto 1988, n. 400, prima dell’articolo 14 è inserito il seguente:

«Art. 13-bis. – (Chiarezza dei testi normativi). – 1. Il Governo, nell’ambito delle proprie competenze, provvede a che:

a) ogni norma che sia diretta a sostituire, modificare o abrogare norme vigenti ovvero a stabilire deroghe indichi espressamente le norme sostituite, modificate, abrogate o derogate;

b) ogni rinvio ad altre norme contenuto in disposizioni legislative, nonché in regolamenti, decreti o circolari emanati dalla pubblica amministrazione, contestualmente indichi, in forma integrale o in forma sintetica e di chiara comprensione, il testo ovvero la materia alla quale le disposizioni fanno riferimento o il principio, contenuto nelle norme cui si rinvia, che esse intendono richiamare.

2. Le disposizioni della presente legge in materia di chiarezza dei testi normativi costituiscono princìpi generali per la produzione normativa e non possono essere derogate, modificate o abrogate se non in modo esplicito.

3. Periodicamente, e comunque almeno ogni sette anni, si provvede all’aggiornamento dei codici e dei testi unici con i medesimi criteri e procedure previsti nell’articolo 17-bis adottando, nel corpo del testo aggiornato, le opportune evidenziazioni. 4. La Presidenza del Consiglio dei ministri adotta atti di indirizzo e coordinamento per assicurare che gli interventi normativi incidenti sulle materie oggetto di riordino, mediante l’adozione di codici e di testi unici, siano attuati esclusivamente mediante modifica o integrazione delle disposizioni contenute nei corrispondenti codici e testi unici».

Art. 4.

Art. 4.

(Semplificazione della legislazione)

“…ogni rinvio ad altre norme contenuto in disposizioni legislative, nonché in regolamenti, decreti o circolari emanati dalla pubblica amministrazione, contestualmente indichi, in forma integrale o in forma sintetica e di chiara comprensione, il testo ovvero la materia alla quale le disposizioni fanno riferimento o il principio, contenuto nelle norme cui si rinvia, che esse intendono richiamare.”

Non sto qui a riportare l’intero articolo di legge il cui contento è evidente dal titolo per intero nel nostro sito web , sulla effettiva portata di questi buoni proponimenti c’è tutto da vedere, rimanendo con difficoltà nel nostro campo ecco quello che si trova in giro a proposito di chiarezza, puntualità degli adempimenti contradizzioni e spese:
 
1. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Governo adotta, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, un regolamento recante modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005, n. 68, anche al fine di garantire l’interoperabilità del sistema di posta elettronica certificata con analoghi sistemi internazionali.
ED ANCORA sulle spese frase ripetuta in varie forme avente lo stesso significato ma poi……
 
“che non si producano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica ovvero, direttamente o indirettamente, aumenti di costi a carico degli utenti, anche ai soggetti privati preposti all’esercizio di attività amministrative».”
 
 
Si fa una gara per la PEC di 50 milioni di Euro in piena crisi economica, il filmato seguente “è d’uopo” come direbbe Totò !
 

Non Ultima la gara per il LOGO del nuovo CNIPA 6.000 EURO che per la terza volta cambia nome in DIGITPA, è proprio necessario oppure abbiamo trovato una nuova formula dove “Cambiando l’ordine dei fattori (nome) cambia il prodotto” cioè risolviamo i problemi della burocrazia, potremmo cambiare la bandiera per concorso o l’inno d’Italia Bossi ci ha provato senza successo… chissà che così cambi qualcosa . Ed allora e meglio prenderla sul comico buona visione.

 

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