La riforma della Giustizia è una cosa seria: Il sistema Giudice di Pace di Massimo Penco
Dopo aver trattato il tema dei Giudice di Pace nel nostro solito modo ironico, ho cercato di approfondire. Il problema è molto serio e riguarda tutti noi, fermo restando che qualsiasi iniziativa volta a mettere in pista sistemi web è senz’altro da noi non solo sostenuta ma incoraggiata, temiamo invece coloro alla moda da dilettanti allo sbaraglio, mettono mano all’informatica senza un progetto preciso e coordinato ma con solo interventi a tampone che fanno più danno che altro trasformando il già “incasinato” (scusate ma non mi viene altra parola) sistema Italia in una autentica torre di babele con conseguenze catastrofiche come ho avuto modo di dire più volte.
Essendo un settore piuttosto complesso iniziamo dal Basso con il sistema dei Giudice di Pace parlando come al solito con un linguaggio non legalese ma da comune cittadino:
1) I Giudice di pace erano venuti fuori in una delle prime riforme della giustizia dopo l’abolizione delle Preture e del Conciliatore
A partire dal 1° maggio 1995 il Giudice di Pace inizia la sua attività in sostituzione del Giudice Conciliatore il cui ufficio è abolito.
Si differenzia dal giudice conciliatore perché gli è stata attribuita una maggiore competenza in materia civile ed è previsto che dovrà giudicare anche in materia penale, sia pure per fatti lievi e di semplice valutazione. I magistrati formato dai Giudici di Pace rappresenta il più numeroso (4.700) e maggiormente diffuso sul territorio nazionale, che più o meno funzionavano, con l’intento di snellire il sistema con procedure più semplici intento miseramente fallito per i motivi che vedremo qui di seguito.
2) Al principio nel caso il ricorso presso il GdP non fosse accolto la competenza era solo della Cassazione, non so perché sia stato fatto questo, evidentemente perché si è ritenuto che il GdP possa sbagliare solo in diritto è non sul merito, cioè solo nel caso non abbia interpretato bene delle leggi o norme, sembra piuttosto restrittivo, o forse per scoraggiare eventuali altri gradi di Giudizio non sta a me dare una risposta, gli effetti comunque data la caparbietà degli Italiani non sono stati quelli la Suprema corte è intasata di ricorsi per multe vedi Autovelox, e per cretinate se una persona possa o non possa mandare a quel paese un altra Dal 2006, poi, secondo quanto stabilito al’art. 23 L. 689/1981, così come modificato dagli artt. 26 e 27 del dlgs 2 febbraio 2006, n.40, contro le sentenze del Giudice di pace è possibile proporre direttamente appello al tribunale. Tale disposizione si applica alle sentenze pubblicate a decorrere dal 2 marzo 2006 (data dell’entrata in vigore del citato decreto) mentre per i provvedimenti pubblicati prima del 2 marzo 2006 si applicherà la disciplina previgente che prevede solo la possibilità di presentare ricorso in cassazione.
Dopo l’esperienza del Giudice di Pace civile, il legislatore, già dal 1999, ha “annunciato” anche la competenza con la legge delega 24 novembre 1999, n. 468 delle competenze in sede penale dalla quale è sortito il decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274.
Originariamente destinata a partire il 4 aprile 2001, poi rinviata al 1° ottobre 2001 e, infine, al 2 gennaio 2002, quella che, dopo la scomparsa della figura del Pretore, è senza dubbio una tra le più grandi
rivoluzioni dell’ordinamento giudiziario dell’Italia repubblicana che porta con sé anche una nuova forma di giustizia e nuove tipologie di pene.
3) Il GdP è intasato anche perché gli sono state aumentate le competenze ritornando in pratica ad essere quella che era la Pretura prima della riforma, un articolo fra tanti chi ce lo conferma poi è proprio il Ministro.
4) Come al solito poi un doppio binario per le sanzioni amministrative in Prefettura gratis e GdP 38 euro come vedete dal filmato cosa credete che succeda
IN SINTESI:
1) Per stessa ammissione del Ministro i GdP sono intasati più che mai
2) La realizzazione del sito WEB sui giudici di Pace di tutta Italia è senz’altro un passo avanti ma rimane un intervento monco che crea aspettative nei confronti del cittadino completamente fuorviante altrettanto fuorviante oltre che dispersivo e costoso è il fatto che ogni Giudice di Pace si è fatto il proprio sito web come vedremo più avanti rimane il fatto che:
A) Per mettere in linea tutti i ricorsi presentati è le relative sentenze come annunciato nel sito web ufficiale occorrerebbero anni e poi per le sentenze già passate in giudicato sarebbe un lavoro inutile
B) I Ministri non si parlano tra loro la tanto agognata PEC non funziona con i GdP i quali si sono guardati bene dal metterla nel loro sito web pur essendo obbligati a farlo, obbligo sancito dalla legge 18/06/09 art. 34, «2-ter. Entro il 30 giugno 2009, le amministrazioni pubbliche che già dispongono di propri siti sono tenute a pubblicare nella pagina iniziale del loro sito un indirizzo di posta elettronica certificata a cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta ai sensi del presente codice. Le amministrazioni devono altresì assicurare un servizio che renda noti al pubblico i tempi di risposta, le modalità di lavorazione delle pratiche e i servizi disponibili ” Attenzione, questa procedura non sostituisce l’iscrizione al ruolo dell’ufficio che deve essere fatta nei termini di legge con deposito in cancelleria o raccomandata A/R. l’amico Guido Scorza spiega in modo esaustivo il perchè ,anche con il consueto video settimanale.
C) Continuano con mia grande soddisfazione ad usare una normale posta elettronica fornita proprio dal Ministero della Giustizia con desinenza per l’appunto @giustizia.it.
C) Nella pagina http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_3_6_2.wp?previsiousPage=mg_14_7 si ha la conferma che la PEC non serve per Alfano riporto testualmente : “ Non è necessario essere dotati di posta elettronica, ma è possibile, fornendo un indirizzo e-mail ricevere direttamente le comunicazioni e gli aggiornamenti sul ricorso successivamente alla sua iscrizione a ruolo”
D) Il sistema è funzionante solo per alcuni tipi di ricorso dove c’è da pagare i 38 Euro il cittadino farà il ricorso alla Prefettura ancora gratuito ??!!
E) E ancora . Il servizio è già attivo presso alcuni uffici del giudice di pace, mentre altri uffici stanno provvedendo. http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_3_6_2.wp?tab=w
F) I Limiti: Chi può utilizzarlo? Tutti, cittadini e avvocati, non è vero purtroppo Il ricorso in opposizione a sanzione amministrativa al giudice di pace infatti può essere presentato anche senza l’assistenza dell’avvocato. Il ricorso per decreto ingiuntivo (D.I.) al giudice di pace può essere presentato anche senza l’assistenza del legale se il valore della causa è inferiore a euro 516,46.
G) Un download gratuito messo a disposizione da un azienda privata nel sito ci fa venire qualche dubbio https://gdp.giustizia.it/sigp/index.php?menu=download&pagina=download anche qui il concetto di Gratis è relativo assomiglia alle vendite promozionali http://www.easynota.it/ da quando in qua un servizio pubblico pubblicizza un prodotto privato ?
H) Nei siti web un dispendio di energie e soldi difatti oltre al sito del Ministero i Giudici di Pace delle Varie circoscrizioni hanno creduto opportuno crearsi il loro sito web piuttosto variegati aumentando così la confusione da Torre di Babele da me temuta, ovviamente su tutti manca la PEC ed ad onor del vero ci sono un bel po di e-mail, l’associazione ha provveduto come per gli altri a segnalare il fatto. Eppure Alfano ha investito in un portale unificato per tutti i Giudice di Pace d’Italia e bisogna dare atto che questa si se funzionasse sarebbe una buona iniziativa da far imitare da tutti vedi Ministero della salute ASL, ospedali e via cantando per non parlare del Ministero dell’istruzione scuole ed Università, insomma imitando l’insano sistema di un antenna sul tetto per ogni condomino ecco la torre di Babele Informatica !! eccone alcuni “campioni dell’iniziativa italica”:
http://www.giudicedipace.bologna.it, info.gdp.bologna@giustizia.it , http://www.padovanet.it/giudice/, http://www.tribunale.pavia.it/portaletribunali/WebApp/Pagina.aspx?id=350, http://www.giudicedipacedimilano.it/index.htm , http://www.giudicedipacefirenze.it/start.asp, http://www.regione.taa.it/ripiv/giudici_tn.aspx in Trentino sono sicuramente più razionalmente organizzati essendo Regione autonoma ma anche qui la PEC sembra non sia neanche passata!! Nella ridda della Babeliana diversificata informazione ci si mette anche la Polizia di Stato http://poliziadistato.it/articolo/10872-Proporre_ricorso_al_Giudice_di_Pace. Per chi vuole fare un giro basta cercare con “giudice di Pace” e ciliegina sulla torta esiste anche i l’Unione Nazionale Giudici di Pace http://www.unagipa.org/home.htm e per non smentirsi c’è anche la Confederazione Giudici di Pace http://www.giustiziadipace.it/
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