GUARDIE E LADRI l’antico problema

LE GUARDIE VANISH ( non è il detersivo ma il nome mi pare appropriato togli macchia)Informatica e comunicazione attraverso il Web rende praticamente impossibile lasciare il passato alle spalle. Dati, foto,post Facebook ed altro possono riemergere magari nel corso di un colloquio di lavoro, più aziende fanno oggi un pre-screening del passato di una persona attraverso il web che dire poi di un computer portatile smarrito o rubato dove sono celati dati personali, messaggi, documenti riservati e tanti altri casi ancora .

L’Università di Washington pubblica oggi i risultati di una ricerca che mira a proteggere la privacy dei passato, dati archiviati – quali le copie delle e-mail gestiti anche dal nostro provider di posta elettronica che può accidentalmente, o illegalmente divulgare i nostri documenti e attacchi legali. In particolare, lo studio vuole assicurare che tutte le copie dei dati da noi determinato divengano illeggibili dopo un tempo specificato dall’utente, senza alcuna azione specifica da parte dello stesso, senza bisogno di alcuna intervento da parte di terzi anche se solo per effettuare la cancellazione, ed anche se un terzo legittimato o meno abbia ottenuto una copia cache dei dati e la chiave crittografica dell’ utente e la password relativa od altre credenziali di accesso hai file.

Il nome del progetto è Vanish è una ricerca volta a rispondere a questa sfida attraverso una integrazione di tecniche crittografiche con i sistemi distribuiti. Inizialmente è stato implementato un proof-of-concept di Vanish è il prototipo che utilizza il nodo di un milione di Vuze BitTorrent per creare un vero e proprio sistema basato su chiavi crittografiche per distruzione dei dati stessi denominata DHT. Qui di seguito lo schema funzionale, sperimentato in G-Mail di Google:.Y3cZsm

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Grazie anche alle ricerche dell’università del Texas ed altri ricercatori ed aziende coinvolte nel progetto si è riscontrato che il sistema Vuze per attuare la DHT (distruzione a tempo dei file) su cui era basato Vanish non è stato adeguatamente protetto dagli attacchi di tipo Sybil sistema che cerca di raccogliere i dati dal DHT prima della distruzione. Il codice è ormai on-line a disposizione di chiunque voglia collaborare con questo progetto

Il gruppo di lavoro sta studiando nuove soluzioni e architetture per la distruzione dei dati stessi. Credo che il futuro dell’ autodistruzione dei dati è il sistema di autodifesa logico e naturale di tutti gli utenti di Internet sia privati che imprese ed organizzazioni commerciali , risolverebbe la problematica tanto discussa nel nostro paese , ancora una volta la tecnologia va avanti al posto di nuove leggi e norme che creano solo confusione. Un modo come difendersi anche dal “grande Fratello” della PEC

Dall’altra parte I LADRI l’Università del Texas ed altri con UNVANISH l’antitesi a Vanish che hanno subito annunciato:

We at the University of Texas at Austin, Princeton and the University of Michigan” una specie di dichiarazione di guerra, annunciano di aver reso vulnerabile la sicurezza del codice Vanish chiamandolo Unvanish, usando un tipo di attacco noto come Sibilla (Sybil attack ) si basa su un idea abbastanza semplice quella di “sovvertire” le identità degli algoritmi distribuiti in un sistema DHT distributed hash table. Non vorrei perdermi in tecnicismi in questo BLOG con tutto che la tentazione è forte, per chi vuole approfondire troverà tutto nei link.

Carino no ! ma interessante non appena uscita la disponibilità del codice VANISH ( che non è uno smacchiatore) subito la gara contraria per sconfigere Vanish ma sopratutto un altra Università positivo questo sistema che nella competizione si riescono ad affinare prodotti ed alla fine diverrà un prodotto commerciale se i ricercatori Italiani (università) funzionassero in questo modo non ci sarebbero più bisogno di finanziamenti. BELLA GARA COMUNQUE ! appassionante almeno per me.

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