L’E-mail ha fatto il suo tempo come incontrastata ”Regina della comunicazione” dopo oltre 10 anni di effettivo servizio era stata inventata molti anni prima, ma il suo regno è veramente finito? Al suo posto una nuova generazione di servizi sta iniziando a prendere piede, servizi come Twitter e Facebook e molti altri in lizza fra loro per aggiudicarsi un pezzo importante del nuovo mondo delle comunicazioni; persino Gmail, sinonimo dell’e-mail libera e sicura, si trasforma in Voip e chat on-line. Proprio come la posta elettronica ha fatto più di un decennio fa, questo spostamento promette di riscrivere profondamente il nostro modo di comunicare, in modi, in cui possiamo solo immaginare la portata e gli effetti.
Perseverare in un errore è diabolico, voler per forza creare delle leggi che regolano la tecnologia è da idioti. Richiamando ancora una volta quanto detto dall’amico Franco Bassanini ed aggiungendo qualcosa di mio:
“Le Leggi non viaggiano alla stessa velocità della tecnologia, non la possono nè imbrigliare ne fermare sarebbe un idiozia”
Su questa massima coniata da Franco Bassanini e da me rivista, c’è da pensare e riflettere, il perchè ed il significato di questo. Iniziamo da un esempio classico e fruibile da tutti che riguarda proprio la più semplice e rivoluzionaria invenzione dei sistemi di comunicazione, il telefono:
Ricordate come era il telefono, senza ritornare ai tempi di Meucci, ma anche per cercare come lui di non farci bruciare l’invenzione, quella che doveva essere la rivoluzione digitale i primi nel 1997? Siamo molto bravi in questo!
Che cosa è avvenuto in CINA? Il paese che all’epoca era l’ultimo in questo campo come linee e telefoni installati. La vera INNOVAZIONE !
1) Reti telefoniche in fibra ottica
2) Centrali di nuovissima concezione
3) Banda larga ed accesso ad Internet
4) Ma soprattutto il Telefono digitale sia pubblico che privato
In sintesi, l’applicazione delle ultime tecnologie esistenti. A nessuno in CINA gli è venuto in mente di iniziare con una rete in rame ed ad installare telefoni (come quello che si vede qui a destra) o cabine telefoniche con telefoni a gettoni.
Dando per assunto che la Posta Elettronica è stata inventata nel 1972. Questo è invece cosa accade oggi in questo paese:
- Nel 1997 Franco Bassanini per primo in Europa fece promulgare la legge su quella che doveva essere la Rivoluzione Digitale nel nostro paese, dieci anni dopo dice:
- Nel 2005 abbiamo inventato la PEC Posta Elettronica Certificata
- Nel 2009 qualcuno se ne è innamorato e la vuole distribuire a tutti gli Italiani anzi lo sta facendo, come il massimo del progresso tecnologico, che avanza indifferente alle nostre lungaggini burocratico legislative.
- Tra breve e già oggi, la Posta Elettronica è ufficialmente dichiarata obsoleta e destinata ad essere soppiantata da altre tecnologie
TUTTO QUESTO SI CHIAMA INNOVAZIONE?
Vediamo cosa succede con l’inarrestabile corsa della tecnologia che non aspetta sicuramente l’evolversi delle nostre leggi, regolamenti, norme di ogni genere.
Un’importante asserzione del COO di Facebook Sheryl Sandberg (vedi immagine in alto e video alla fine) conferma quanto era già nell’aria: la fine della Posta Elettronica, almeno così come è concepita ed usata oggi. Forse l’asserzione di Sheryl può apparire interessata stante la sua posizione, ma questo viene ampliamente supportato da altre fonti autorevoli il Wall Street Journal confermava già da tempo questa logica tendenza, sostenendo che Facebook e Twitter, che ora sono gli incontrastati leader della comunicazione online (“l e-mail ha avuto la sua vita … ma il suo regno è finito”), fa eco Sandberg, non sono i primi a fare questa affermazione. Basta fare una ricerca rapida su Google, e troverete una miriade di informazioni, blog ed altro ancora in tutte le lingue, troverete anche un sacco di giochi di parole che annunciano che dovremmo usare sistemi diversi per sopravvivere, dare addio alle email ed altro ancora.
L’E-mail è davvero finita?
Secondo Sandberg, solo il 11% dei giovani invia e-mail ogni giorno, serie ed inopugnabile statistiche vedono senza ombra di dubbio il passaggio ai SMS ormai gestiti attraverso sistemi di Comunicazione Unificata anche sul PC Aziendale (vedi cap. del mio libro “La Posta Elettronica”) tutti i social network. Nel 2005, un altro serio studio di Forbes confermava che meno 5% degli adolescenti americani tra i 12-17 preferivano l’ instant messaging per la comunicazione digitale rispetto alle email. Ora, cinque anni dopo, molti di questi giovani stanno entrando nel mondo degli affari e del lavoro – ma non abbiamo visto AIM, Yahoo Messenger, e G-Chat, Facebook ecc. superare l’ email, almeno non ancora.
Uno studio della Nielsen Co. sulle e-mail in Australia, Brasile, diversi paesi europei, e negli Stati Uniti, ha rilevato che l’utilizzo delle stesse è aumentato del 21% tra agosto 2008 ad agosto 2009, raggiungendo 276,9 milioni di utenze. Nello stesso periodo, gli utenti dei siti di social-network è balzato del 31% a 301,5 milioni di persone. A causa di questa forte crescita, le comunità di Internet come Facebook riescono ad abbassare la quantità di tempo che gli utenti trascorrono nella comunicazione attraverso i tradizionali servizi di messaggistica come le E-mail, i dati parlano chiaro se si considera che: tra il 2003 e il 2009, il tempo speso per gestire email nei è sceso del 41% di contro i “social network occupano un tempo pari al 22% del totale degli utenti Internet di tempo-contro al 24% rispetto all’anno scorso. Ecco le statistiche.
In un altro recente studio, Nielsen, tuttavia, ha determinato (vedi grafico a fianco) che in un certo qual modo i social network hanno contribuito ad aumentare l’uso della posta elettronica in senso assoluto. In una prima analisi sembrava che aumentando il numero di utenti nei social network facesse diminuire l’uso della posta elettronica, i risultati come si vede sono diversi da quello che ci si aspettava. Abbiamo deciso di sfornare alcuni dati resoconto” di testare la nostra ipotesi che “il consumo dei social media si riduce all’uso della posta elettronica”, ha spiegato Jon lardoni, VP analisi dei dati multimediali di Nielsen. ”Sembra in effetti che i social network facciano aumentare gli account email e l’uso delle stesse. ”
A complicare ulteriormente la situazione, alcune società di ricerche di mercato come il famoso Radicati Group ha diffuso un rapporto nel mese di aprile stimando che le reti sociali cresceranno ad un ritmo notevole nei prossimi anni – ma ha anche mostrato che l’utenza della posta elettronica in tutto il mondo aumenterà in modo notevole:. “Il numero di account di posta elettronica a livello mondiale dovrebbe aumentare di oltre 2,9 miliardi nel 2010, a oltre 3,8 miliardi entro il 2014″. “Tuttavia, il Social Networking rappresenta attualmente la più veloce tecnologia di comunicazione tra i consumatori e gli utenti business, con oltre 2,1 miliardi si stima nel 2010, si prevede un’ulteriore crescita a oltre 3,6 miliardi entro il 2014.”
Pur aumentando in senso assoluto, la relazione del gruppo Radicati ha anche mostrato come l’uso quotidiano delle e-mail è diminuita, sia per il mercato consumer, che business – evidente l’influenza della messagistica attraverso i social network.
Su tutto questo c’è da fare un’importante considerazione di carattere tecnico che ai miei eminenti colleghi è evidentemente sfuggita come funziona il sistema: Chi si connette ad un social Network, es. Facebook, possiede per forza un indirizzo e-mail normale, sia essa una web mail gratuita tipo G-mail, che una di tipo aziendale, chi non c’è l’ha è obbligato ad averne una. Inoltre, molto spesso proprio per i social network viene presa un’e-mail ad hoc per tutta una serie di plausibili motivi. Tutta questa snocciolata di cifre, che i miei colleghi di oltre oceano piace tanto, non tiene conto di questo semplice fatto, in cui: aumentando il numero dei Social Networker, aumentano anche il numero degli utenti e-mail, inclusi quelli che magari non pensavano di farsene una. Nessuno è riuscito a scindere questi dati, cioè il vero aumento di coloro che NON avrebbero mai pensato di avere un’e-mai, ma per usare ad esempio FB debbono averne per forza una. Sull’aumento del numero delle e-mail che girano in rete anche qui si sono dimenticati di un altro paradosso, chi ha un indirizzo e-mail ed accede a Facebook può chiedere al sistema che ogni messaggio transiti su Facebook, ogni iterazione prevista dal sistema gli arrivi una notifica ANCHE PER E-MAIL da qui la probabile stima, quasi impossibile da rilevare, dei due dati, uno che scende l’altro che aumenta od il contrario, mancano infatti i riferimenti precisi su quanti hanno scelto queste opzioni che fanno gioco forza, crescere e “drogare” le stime:
1) Del numero degli account di e-mail esistenti nel mondo
2) I tempi in cui l’utente dedica alla gestione delle e-mail, se si pensa che ogni messaggio in transito su FB produce un messaggio email, ogni nuovo amico, la stessa cosa come ogni invito ad eventi, la formazione di un nuovo gruppo ed altro ancora.
3) Se si aggiunge che la messaggistica SMS molto spesso viene gestita tramite sistemi di comunicazione unificata, anche questi vanno a ledere i dati, per non parlare dei fax ormai anche questi inseriti in sistemi email
3) In questo modo con la moltiplicazione della messaggistica è difficile stabilire cosa stia veramente avvenendo
I grafici che seguono non sono influenzati da questa mia opinione ed a mio avviso non rappresentano la realtà di cosa stia realmente avvenendo, cioè la progressiva scomparsa del sistema email tradizionale. Un altro aspetto interessante che ci riguarda da vicino è l’uso dei Social Network, in cui siamo al secondo posto al mondo, diveniamo i primi sostenitori di Facebook in assoluto, conseguentemente i primi ad usare sistemi alternativi alle email tradizionali:
Media del numero di email (businness) inviate / ricevute per utente / giorno
Il futuro, malgrado le diverse opinioni, mi pare sia inarrestabile la corsa verso un sistema unificato di comunicazione, che abbia come effetto immediato la fine dell’e-mail così come attualmente ideata e gestita, saranno i social Network a sostituire l’e-mail tradizionale questa è già una realtà, un interessante contributo da Zack Whittaker dal titolo significativo che lascio in originale “Generation Y: ‘Email is unfashionable and outdated’. Annunci si susseguono ogni giorno, gmail diviene Voip, ma anche chat on-line ed altri ancora.
Dopo tutto, cosa è “l’email” ? Oggi, servizi come Gmail includono elementi di chat, aggiornamenti status, editing funzionalità diverse ed altro ancora per non parlare poi del recente annuncio di Gmail che diventa VOIP ma anche messaggistica e poi googlewave l’avete provato? – è impossibile definire chiaramente cosa rende una rete sociale, e cosa rende un servizio email. Chi vuole potrà ascoltare dal vivo questa importante trasformazione planetaria nel video qui sotto:
Media del numero di email (consumer) inviate / ricevute per utente / giorno
Arrivati a questo punto molti mi hanno chiesto e molti mi chiederanno: “…ma in un momento come questo in cui asserisci che l’e-mail è morta ti metti a scrivere proprio un libro intitolato La Posta Elettronica?” La risposta spontanea a questo interrogativo è: “Un libro ha più successo quando si parla di qualcosa che è morto in special modo di recente.” A parte questa scontata battuta, forse anche un pò macabra, direi che il mio libro oltre a voler essere una sorta di “epitaffio” della posta elettronica, così come oggi concepita è anche la conferma della teoria che la tecnologia avanza in barba alle leggi di questo paese e conseguentemente va usata l’ultima tecnologia disponibile. Cosa impossibile se si creano norme che impediscono che questo avvenga. Forse il titolo poteva essere diverso, ma parliamo sempre dell’eterna ricerca umana della comunicazione, dell’incontro del non essere e rimanere soli in un mondo sempre più popolato e sempre più interconnesso, un contro senso od un utopia forse la fine di un’era o l’inizio di un altra. Non temete, il mio non è un libro di filosofia, ma quanto sta avvenendo mi fa e ci deve far pensare. Questo ed altro potrete leggere nel mio libro che sarà oltre che distribuito in forma cartacea anche come e-book.
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