OMAT REPORT: cronaca di un’incursione

Premetto che questo post è aperto a tutti coloro vogliano fare commenti o correzioni su qualcosa che può essere da me citata in modo erroneo.
Qualcuno la definita “incursione ad OMAT” riporto per doverosa cronaca l’intero commento postato su Facebook di Cittadini di Internet ed il mio personale:
“Marco Ceccarelli Massimo Penco a Omat Roma !
Ho avuto il piacere di assistere all’incursione dell’Ing. Penco.
Al Convegno “LA NORMATIVA ITALIANA PER LA GESTIONE DEI DOCUMENTI DIGITALI”…si parlava di modifiche al CAD.
Quando c’è stata la possibilità di poter proporre quesiti ai relatori….ecco che in prima fila appare l’ing. Penco…e agli organizzatori si drizzano un po’ i capelli Inevitabile la domanda : ”quante caselle di PEC-CEC-PAC sono state attivate ?”….bhe ve la faccio breve..
Tra i problemi del decollo della PEC-CEC-PAC c’è pure quello che l’identificazione dei titolari impiega risorse e tempo..e quindi udite udite…..SEMPLIFICHIAMO: “identificazione CERTA del titolare attraverso: l’invio della fotocopia di un documento a mezzo …. FAX ” !
…..e le sembra che le Poste si siano lamentate e che non siano interessate al business….
Domanda di Penco : ” e i 50 milioni di € che il servizio è costato… li ridanno ai cittadini ?”

L’occasione di OMAT ed in particolare il tema ed i partecipanti che hanno visto “la mia incursione” in presenza di una folta platea di addetti ai lavori di cui riporto le accese reazioni di seguito.
DI GIOVANNI: Ribadisce fra l’altro un tema già anticipato da un precedente convegno assieme a Bassanini che le norme devono essere generiche e di principio se “vengono legati a successivi regolamenti questi vengono fuori dopo anni ed in alcuni casi non vengono fuori affatto”
LISI: Oltre ad alcuni commenti specifici sulla riforma del CAD annuncia un prossimo articolo sulla PEC “ Per un Pugno di PEC “ si sofferma in finale sulla pessima scelta di questo sistema e che non si riesce a sapere i numeri delle CEC PAC rilasciate.
“La normativa italiana per la gestione dei documenti digitali” non potevano frenarmi dal porre alcuni precisi interrogativi al rappresentante del Ministero dell’Innovazione dott. Fausto Basile al quale, oltre lamentare la mancata risposta a lettere inviate al Ministro Brunetta, ho posto i seguenti precisi quesiti:
1) Si parla di riforma del CAD e vista la campagna di trasparenza partecipativa del Ministero fatta con enormi dispendio di risorse nel WEB  se era possibile averne una copia dello stesso in modo di poter fare le debite osservazioni
2) Sempre sulla campagna di trasparenza partecipativa del Ministero non si riesce a leggere da nessuna parte nel web il contratto di affidamento a Poste Italiane e Telecom Italia della gara per la CEC PAC
BASILE: sostanzialmente non risponde a queste richieste e dice ci si sta lavorando e siamo pronti a reperire osservazioni e lo stiamo facendo. Fortunatamente con i nostri potenti mezzi siamo riusciti ad avere una copia delcostruendo nuovo CAD”@@@ e siccome abbiamo uno spirito di persone che cercano veramente l’opinione e collaborazione di tutti lo mettiamo on-line nel nostro ZIBALDONE SULLA PEC
3) Avevamo richiesto non solo al Ministro ma anche all’Amministratore delegato di Poste Italiane e di Telecom Italia di inserire un contatore nel sito Internet in cui veniva concessa la possibilità di avere una CEC PAC che registrasse:
a) Il numero degli accessi al modulo di richiesta on-line
b) Il numero delle caselle di CEC PAC effettivamente richieste cioè dopo che il richiedente era andato da Poste Italiane ad autenticarsi
c) Il numero di coloro che dopo aver espletato l’incombenza di cui al punto 2) abbiano poi richiesto di annullare la CEC PAC
PLATEA: Ma l’hai mandata per lettera forse è per questo che il Ministro non ha risposto
PENCO: No l’ho mandata in tutti i modi a tutti anche all’indirizzo di posta elettronica del Ministro e dei due amministratori delegati r-brunetta@.. Visto che tutti questi soggetti all’epoca la PEC non l’avevano installata.
Precisavo inoltre che in un primo tempo nel sito www.postacertificata.gov.it era stato inserito un pseudo contatore che tramite una rilevazione manuale riportava ad orari stabiliti i dati numerici relativi alle richieste di caselle CEC PAC ed il dato relativo alle caselle CEC PAC concesse dopo l’autenticazione del soggetto presso uffici di poste italiane
PLATEA: vari commenti a voce alta del tipo ma è una cosa semplice tutti lo possono fare ecc.
PENCO:come mai in settembre non solo non è stato mai implementato un contatore automatico che mi sembra non solo semplice anche a conclamato parere della platea ma addirittura è stato eliminato il dato relativo alle CEC PAC effettivamente concesse dopo essere andati in Poste ad autenticarsi e rimane omesso il dato relativo a quelle revocate dagli utenti.
PLATEA: Io non riesco a farmi annullare la PEC ci ho provato in mille modi ma non ci riesco.
BASILE: Capiamo il problema ma non riusciamo neanche noi ad avere i dati, anzi se qualcuno ci vuol suggerire qualcosa siamo pronti ad ascoltarlo. Sappiamo che esiste un problema relativo al fatto di recarsi alle Poste ed ora stiamo cambiando la normativa è l’autenticazione si potrà fare inviando una copia del documento per fax.
PLATEA+PENCO: commenti negativi vari ma allora a che servono poste Italiane
BASILE: In fin dei conti la normativa esiste è quella relativa al Legge 24 novembre 2000, n. 340 ma se qualcuno ha idee migliori che possono aiutarci…
PENCO: Ma allora Poste Italiane non servono più e siccome si sono presi 50 milioni di EURO vorrei sapere se avete intenzione di farceli restituire in qualche modo o di annullare la gara per manifesto non gradimento degli Italiani della CEC PAC
BASILE: Abbiamo intenzione di estendere il rilascio della CEC PAC ad altri soggetti non solo Poste Italiane
PENCO: se la CEC PAC voleva essere un referendum per sapere se agli Italiani piaceva o meno ebbene il risultato è che la PEC CEC PAC agli Italiani non piace proprio
PLATE: Forti applausi
BELLISARIO: Ma in finale non sarebbe meglio abolirla proprio la PEC,CEC,PAC ?
COMMENTI E CONCLUSIONI FINALI:

Sono ancora in attesa di vedere uno straccio di studio di fattibilità relativo alla attuazione della Pec e suoi derivati. Entrando nel merito di quanto su detto:
Una azienda che rappresento da anni offre gratuitamente a decine di migliaia di utenti certificati S-mime tecnologia alternativa alla PEC come del resto sancito nella legge 28-01-2009 n° 2 art. 16/6 e successive modificazioni, Peccato come dice De Giovanni che fatta una legge la stessa non venga applicata, sempre la stessa azienda GlobalTrust ha da anni sancito i principi dell’autodichiarazione erogando gratuitamente un certificato s-mime principi che oggi vengono scoperti dal Governo per erogare la PEC- CEC- PAC. Che sia confermata la validità di questo meccanismo è il dal recepimento in Italia della Convenzione di Budapest ci sono voluti quasi 4 anni che punisce in modo esemplare le false dichiarazioni al certificatore con l’art. 495-bis e 640-quinquies del codice penale. Ma se con questa improvvisa macchina indietro si vuole rilanciare la PEC e salvare capra e cavoli direi che verrebbe commesso un altro errore, la PEC è da abrogare e basta.
Ma la PEC Poste Italiane la vuole davvero ? direi che mai contrasto d’interesse sia più palese Poste Italiane ricava cifre cento volte superiori con le raccomandate che ragione avrebbe di spingere la CEC PAC o la stessa PEC ?
L’introduzione al pezzo il filmato è data dall’ispirazione dell’amico Andrea Lisi a cui ci sarebbe da aggiungere l’intera produzione di Sergio Leone, tra cui:
Per qualche PEC in più che solleverebbe il flop della stessa
La Pec La CEC la PAC nel senso che tutte sono una BRUTTA SCELTA
E spererei di finire con “Cera una volta la PEC” se danno retta all’amico Ernesto Bellisario
Purtroppo il fenomeno PEC in Italia è più nella vena tragicomica o la Storia Infinita.

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