INTERNET, SISTEMA PER FARE POLITICA ED ALTRO…

Non so se sia un bene o un male, comunque è un dato di fatto: Internet è divenuta un’enorme cassa di risonanza per la politica- Ne prendiamo atto ed ovviamente cerco di dire la nostra, su quanto ho letto visto e sentito, come tutti noi penso, cercando di precisare quanto si è detto. Contrariamente ai giornali che prima o poi si buttano, ai telegiornali che ne parlano per il tempo necessario, INTERNET ha la caratteristica fondamentale di ricordare e tenere tutto nei propri archivi, quindi con tempo e pace si può comodamente guardare, leggere e ascoltare, questo vale anche per la stampa e le reti televisive su Internet. Tramite la rete, quindi,  ho rilevato un bel po’ di contraddizioni ed inesattezze, scritte per fare notizia e che grazie a Internet  si possono con calma controllare e verificare con più accuratezza  da parte di chi ha interesse a farlo; a mio avviso i giornalisti dovrebbero prendere atto di tutto questo e cambiare il loro stile, dando informazioni più corrette possibili. Senza entrare nel merito della vicenda, se ne parla pure troppo, ecco una serie di importanti ed anche piccole disinformazioni che vengono fuori e ne fanno un quadro inquietante:

– COGNATO … non è il cognato di Fini per il semplice fatto che Fini non è sposato con la sorella, ma a furia di insistere anche lo stesso Fini lo chiama così nella sua dichiarazione filmata

-CONFERENZA MINISTRO ….in tutta la stampa chi più chi meno si legge: “Il Ministro della Giustizia conferma che l’appartamento di Montecarlo è di proprietà di Tulliani”.  Qui nascono tutta una serie di considerazioni ed interpretazioni su quanto il Ministro ha detto. Molte, per una conferenza di un solo minuto e 24 secondi, questa è la durata dell’audio del filmato che vi riproponiamo, in un inglese molto semplice, chiaro e scandito, di facilissima comprensione. Del resto, anche se in modo semplicistico, viene riportato nei sottotitoli da Repubblica in un altro filmato  ma sufficienti a far capire che:

1) La parola Tulliani non è stata mai  pronunciata dal Procuratore Generale (Ministro)

2) Non parla assolutamente neanche di Montecarlo, ne tanto meno di proprietà di appartamenti

3) Non è assolutamente interessato alle beghe Italiche, ma solo alla salvaguardia degli interessi e della reputazione del suo Paese implicato non volendo in questa vicenda

4) Il risultato “dell’investigazione” eseguita dagli uffici del procuratore generale non ha trovato alcuna violazione di legge in St. Lucia

4) Sta indagando su come mai una lettera confidenziale interna sia finita nelle mani della stampa

Anche la famosa lettera risulta essere scritta e firmata dallo stesso, non come MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, bensì in qualità di procuratore generale (ATTORNEY GENERAL’S CHAMBERS).  Così risulta dalla stessa carta intestata e dalla firma, carica rivestita assieme a quella di Ministro della Giustizia, ecco l’originale e la traduzione (non di buona qualità, così come reperita nel web e da noi non modificata). Nella stessa si fa riferimento all’intera vicenda in base a quanto riportato dalla stampa, in modo più dettagliato, in cui si evince chiaramente che le società registrate a St. Lucia sono state commissionate da un’azienda Americana con sede operativa a Miami (USA) da parte di una sua consociata di Monaco che risulta chiaramente nel link del sito:  http://www.corpaggroup.com/en/contact.html. Nella lettera, si fa riferimento, più che a indagini vere e proprie, a richieste di chiarimenti da parte dell’Ufficio del procuratore generale (non il Ministro, non ne avrebbe il potere) su eventuali violazioni delle leggi in St. Lucia di società registrate in quella  giurisdizione, con una semplice NARRAZIONE (vendita appartamento in Montecarlo ecc.) per giustificare una richiesta di informazioni al “Registred Agent” in St Lucia e suo mandante la soc. con sede operativa in Miami, che ha evidentemente fornito le informazioni richieste, riportate nella lettera stessa, così come ricevute da colui che ha commissionato la formazione delle società menzionate, non essendo le stesse nella disponibilità del Procuratore Generale e di qualsiasi altro ufficio governativo in St. Lucia. Informazioni riferite dai corrispondenti e non quelle ufficiali, che stante il tipo di legislazione sono di terza mano e non certificati della camera di commercio o notai (semplicemente non ci sono). Dalla lettera del procuratore generale: ( …From the documents from the correspondents… ) E Fini fino a prova contraria ribadisce il concetto nella sua dichiarazione filmata.

Occorrerebbe chiarire e far conoscere il sistema che viene usato in tutte le Isole caraibiche e negli Stati Uniti, che non è sicuramente uguale al nostro, descritto in particolare nel sito della Corpag per quello che riguarda St. Lucia http://www.corpaggroup.com/en/castries.html,  ed in centinaia di altri siti web di aziende che si occupano di questo tipo di sevizi si persino arrivati a non capire che St Lucia non è propriamente uno stato indipendente questo  per non incorrere in interpretazioni di pura fantasia, che non chiariscono un bel nulla. Una cosa risulta chiara, che è stata sottratta, sembrerebbe addirittura in originale, dato che è a colori, la lettera del Procuratore Generale ed ovviamente, vista la notevole esperienza in materia, dove poteva finire se non in mano della stampa italiana al momento giusto? Chi ne esce male, noi siamo abituati a queste cose, è sicuramente il “sistema St Lucia” assolutamente non affidabile in quanto a sicurezza e confidenzialità; sconfitto dalla rete! Con tutta questa bagarre non si è chiarito, ma sopratutto  provato un bel nulla !

Your Turn To Talk

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.