LE TRE PEC… Ma non era meglio lo scrivano ?

Sembra proprio non se ne esca fuori forse sarebbe meglio tornare indietro l’Innovazione quella vera ci sembra ancora molto lontana, riprendiamo come se nulla fosse avvenuto i temi della ormai famosa PEC made in Italy e suoi derivati , ma forse è meglio ritornare allo scriba e con i tempi che corrono non mi pare un ipotesi banale!

Alla luce della presa di posizione del Ministero dello sviluppo economico che con la circolare del n°3645c del 03/11/2011  ha inteso dare una svolta interpretativa molto forte sull’uso della cosiddetta PEC (made in Italy) ed in funzione di un nuovo probabile rinvio dell’obbligo della comunicazione della PEC (http://www.eutekne.info/Sezioni/Art_370659.aspx) , ci ha portato a ritornare sull’argomento ed ovviamente da parte nostra abbiamo chiesto lumi al Ministero in base anche alle risposte debbo dire rapidissime dello stesso riteniamo opportuno fare un po’ di chiarezza. La PEC non è solo una e non è un marchio di una invenzione Italiana bensì una denominazione generica:  Posta Elettronica Certificata, che racchiude secondo la legislazione Italiana due tipologie di messaggistica a questi due se ne è aggiunto un altro atipico, in quanto non contemplato da nessuna legge e/o regolamento, la CEC PAC quando quindi si usa l’abbreviativo PEC Posta Elettronica Certificata non  si parla di un sistema ma di tre, la peculiarità consiste nel fatto che tutti e TRE i sistemi sono adottabili da Cittadini Italiani, professionisti ed Imprese con sede in Italia con diverse valenze ed accettazione da parte dei pubblici uffici, leggi Camere di Commercio ed ordini professionali, stante questa assurda situazione i vantaggi ampiamente strombazzati di questo sistema sono stati resi vani e conseguentemente se da un lato la ritrosia da parte di tutti ad usare questo sistema è nota dall’altro si va avanti con proroghe su proroghe aspettando forse un miracolo che un sistema incompatibile per chi sà quale miracolo diventi uno standard internazionale, comunque, ecco le PEC (plurale) non LA PEC in sintesi:

1) La Posta Elettronica certificata detta comunemente PEC relativa alla legge  7 marzo 2005, n. 82,  successivi regolamenti e numerose modificazioni e circolari emanate sia dal Ministero dell’Innovazione che da DigiPA che chiameremo per capirsi meglio  PEC made in Italy e  se non altro per differenziarla dalle altre, è  Il  susseguirsi di tutta una serie di leggi, regolamenti tecnici e circolari da far rabbrividire anche il più agguerrito giurista, l’ultima è la Legge n° 2/2009 dove all’art.16/6 viene ridefinita e pone per la prima volta un alternativa alla PEC made in Italy, in quanto la stessa non è compatibile con altri sistemi di comunicazioni internazionali simili, già questa asserzione doveva far fermare questo folle progetto, riportiamo  il famigerato articolo “…analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell’invio e della ricezione delle comunicazioni e l’integrità del contenuto delle stesse, garantendo l’interoperabilità con analoghi sistemi internazionali”; . A questo punto qualcuno si deve essere accorto che le due PEC non erano compatibili tra loro, come se non fosse pubblicamente noto a tutti, e per meglio dire la PEC made in Italy non era e non è compatibile con la  PEC Internazionale: La soluzione ??!! ma.. visto che erano poche, un’altra legge , come se non bastassero le numerose già emanate, ovviamente tra le righe della stessa legge si ammette se mai ce ne fosse avuto bisogno che la PEC made in Italy non è compatibile con gli standard di comunicazione internazionali soprattutto con la  PEC Internazionale  ecco il testo: Legge n.69 del 18 giugno 2009, art. 35 dove è stato previsto che:

Art. 35.(Diffusionedelle tecnologie telematiche nelle comunicazioni)

  1. 1.
    Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Governo adotta, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, un regolamento recante modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005, n. 68, anche al fine di garantire l’interoperabilità del sistema di posta elettronica certificata con analoghi sistemi internazionali.

Nei successivi articoli c’è un ribadire e correggere continuo sul concetto che di PEC non c’è ne è una sola alcuni punti per tutti :

 a) al comma 5, primo periodo, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «o analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell’invio e della ricezione delle  comunicazioni e l’integrità del contenuto delle stesse, garantendo l’interoperabilità con analoghi sistemi internazionali»;

b) al comma 6:

1) la parola: «unicamente» è soppressa;  (viene soppresso il concetto di PEC unica ndr)

Nell’ultimo viene soppressa la parola: «unicamente» per sottolineare ancora una volta che di PEC NON C’è ne una sola per chi voglia approfondire qui il testo completo.

Ci sembra non ci siano dubbi il governo si dava SEI MESI di tempo per adeguare la PEC made in Italy con analoghi sistemi Internazionali, la PEC Internazionale siamo quasi a due anni ormai !! , più chiaro di così.
Come è altresì chiaro dalla lettura delle stessi leggi emanate dal legislatore e promosse
dal EX-Ministro Brunetta che si sta costringendo tutti ad usare un sistema chiuso che è valido qualora tutti lo abbiano istallato Pubblica Amministrazione in primis, professionisti, imprese e cittadini, cosa che non è e che nessuno vuole. Visto che i sei mesi sono passati ed ora si sta andando avanti a furia di proroghe  che non risolvono il problema alla base. 

 2)La CEC PAC chiamata , purtroppo per brevità ed assuefazione anch’essa PEC questa non ha le caratteristiche legislative di cui al punto uno ma è stata fortemente voluta dal ex Ministro Brunetta che è riuscito ad infilarla in vari provvedimenti legislativi nonché affidarla con una gara quantomeno anomala a Poste Italiane e Telecom Italia la stessa è destinata alla sola comunicazione tra la pubblica amministrazione ed i cittadini , per questo ribattezzata CEC-PAC. Oltre che regalare 50 milioni a Poste Italiane e Telecom Italia su una cosa che doveva essere gratuita, frase questa ripetuta in numerosi articoli di legge altro non è successo, rimane da capire i 50 milioni di Euro chi li abbia pagati stante la la dichiarata gratità dell’operazione . Gli Italiani questa proprio non la vogliono! Del resto è un duplicato della PEC made in Italy con funzionalità ridotte solo per comunicare con la pubblica amministrazione. Malgrado la nostra specifica richiesta sollecitata anche da interventi sulla stampa non si sa quante ne siano state istallate quante revocate un pateracchio insomma !

3)Nella legge 2/ 2009 viene fuori un altro sistema di Posta Elettronica Certificata che ha tutti i diritti di chiamarsi PEC tantè che nella circolare summenzionata viene espressamente indicato come ulteriore mezzo che le Imprese, i professionisti, la stessa pubblica amministrazione ed  i cittadini possono usare per comunicare ed in finale essere in regola con la legge il problema è quale legge? Che chiameremo PEC Internazionale.Invece di cogliere il momento ed abolire la prima Pec made in Italy con una testardaggine unica nel suo genere si è insistito a darla come unica e sola PEC facendo in modo che le CCIAA si rifiutassero di accettare questa altra forma di PEC Internazionale, salvo casi sporadici.

LE STAR del Mondo PEC ALCUNE RIFLESSIONI

POSTE ITALIANE

La PEC ( CEC_PAC)  gli ha dato 50 milioni di Euro da dividere con Telecom Italia in 4 anni, in sostanza quello che doveva sostituire le raccomandate con ricevuta di ritorno viene affidata a chi vende raccomandate ricavando somme 100 volte il valore della gara PEC se questa non si chiama contrasto d’interessi !!!???

TUTTI GLI ITALIANI SECONDO BRUNETTA DOVEVANO AVERE  LA CEC PAC MA QUANDO MAI

La PEC sostituisce la raccomandata Poste Italiane, vendono le raccomandate il cui costo medio a pezzo e di ormai 6 Euro Incassano in un anno con le raccomandate  10 volte quanto hanno incassato con la PEC. Per quale motivo dovrebbero spingere all’uso della PEC ?

LE CAMERE DI COMMERCIO

Infocert è di proprietà delle Camere di Commercio Italiane e vende cosa ? La PEC naturalmente!

Ho parlato lungamente delle differenze tra le tre PEC sul mio Libro
La Posta Elettronica
approfondendo  il tema, ed anche sullo ZIBALDONE SULLA PEC In altro modo non si può chiamare sul modo di usare male le nuove tecnologie un esempio da non imitare.

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